MI CANDIDO
MA NON POSSO
“La proposta di una rivoluzione democratica oltre il limite dei partiti”
Leggi l’articolo di critica letteraria pubblicato da ANSA.it, nella sezione cultura.
Intervista all'autore
Assumersi le proprie responsabilità
Si può fare.
Significa rivoluzione
politica, pacifica e legittima
Approfondire
il libro
Credo in quello che dico, domando un confronto e ti chiedo un’opinione.
La politica vive di fatti che spettano soltanto a chi ha il potere di compierli. Il mio unico potere politico è votare.
Voglio votare responsabilmente!
Perché ho scritto
il libro
Credo in una politica migliore, che può esisetere e di cui non possiamo più fare a meno.
La politica delle persone e non dei partiti. La politica dell’assunzione, non della delega di responsabilità.
Rivoluzionare la politica è possibile, si tratta di rivendicare un diritto.
17 luglio 2022
MI CANDIDO MA NON POSSO
“La proposta di una rivoluzione democratica oltre il limite dei partiti”
Intervista all'autore
Mi candido ma non posso. Rivendicare un diritto per godere di una politica responsabile.
Se la politica dei nostri giorni lascia il tempo che trova, questo libro vuole esserene la soluzione. Rivendica l’assunzione di responsabilità e si rivolge al lettore, inteso anche e soprattutto come elettore, e gli domanda: “Che Paese credi di meritare?”.
Deleghi a soggetti terzi (le segreterie di partito) l’esercizio del tuo potere politico (il voto) e poi ti lamenti che la politica non ti rispecchia.
Mettiti in gioco, mettici la faccia: rivendica il diritto a votare qualcuno di cui ti fidi.
Cambiare la politica è possibile, ma dipende soltanto da te.
Approfondire il libro
Due parole con Claudia, per sviscerare il senso del libro e dimostrare che non si limita alla parola stampata, ma fa parte di un progetto più ampio, salvifico e concreto.
Credere in un progetto del genere comporta delle conseguenze, ma perseverare sulla propria strada, prima o poi, col tempo, le appiana e le ridimensiona.
La strada della politica responsabile è stata una scelta, continua ad esserlo e così dev’essere. Ognuno nella propria vita dà alla politica il peso che ritiene giusto. Io purtroppo mi indigno nel senso vero del termine, nel senso che mi genera repulsione. Ma al tempo stesso vi sono costretto… Non posso scappare dalla politica, vivo in una società! Per questo me ne occupo, perché non accetto di repellere qualcosa o qualcuno con cui sono costretto a convivere.
La necessità mi ha fatto capire che il problema stà a monte: chi designa i politici. In Italia non siamo noi, ci pensano le segreterie di partito o di movimento. Per questo rivendico un voto responsabile. Come? Candidandomi da solo, in rappresentanza di me stesso, fuori da qualunque lista politica. Ma non basto io, ne servono molti! Abbastanza da dimostrare che siamo pronti a levare ai partiti il monopolito della politica, per proporci come singoli portatori di specifiche competenze.
Perché ho scritto
"Mi candido ma non posso"
Ho scritto questo libro per dimostrare a me stesso che la politica che rivendico può esistere e può affrontare un confronto. Non è il sogno di un utopista, di un anarchico o di un populista.
Si tratta di una politica nuova e rivoluzionaria, responsabile e partecipata, vera e possibile.
Una politica dove chi vota sceglie i propri rappresentanti per davvero e in totale libertà. La politica in cui voglio vivere. E’per questo che ho scritto il libro, per mettere un punto fermo: “Credo in questa politica, e so che può esistere”. Affermarlo a me e agli altri.